Nel 1988 riceve il Premio Guidarello per il Giornalismo d’Autore.
Dopo il volume dedicato a Johann Sebastian Bach (Mondadori, 1985), frutto di anni di ricerche sui documenti antichi (preceduto dalla fondamentale rilettura contenuta ne La nuova immagine di J. S. Bach, Rusconi, 1982 dove la natura del profondo cambiamento è annunciata), l’autore si dedica allo studio della morte di Mozart (La morte di Mozart, Rizzoli, 1996 e BUR, 2002) e delle sue implicazioni con la vicenda dell’interruzione del Requiem e, infine, al monumentale Beethoven, edito da Rizzoli nel 2004.
Nel 2007 Zecchini Editore pubblica Gabriel musico, maestro di simboli labirinti e terremoti, biografia del poeta riguardata sullo sfondo della tragedia dell’Europa e sugli aspetti più intimi del suo carattere, il collezionismo, le passioni musicali.
Con Dalla parte dei vinti, Memorie e verità del mio Novecento (Mondadori 2010), Buscaroli torna alla storia, unendo biografia e analisi politica dell’Italia del dopoguerra, e i ritratti di alcune personalità d’eccezione conosciute durante la sua attività di giornalista e inviato, quali Mishima, Salazar, Ezra Pound, Furtwaengler.
Il libro ha la sua conclusione naturale in Una nazione in coma, del 2013, che del primo avrebbe dovuto essere il secondo tomo (Minerva edizioni, Bologna 2013; lo stesso editore ha ristampato anche Dalla parte dei vinti nel 2017).
È mancato a Bologna il 15 febbraio 2016.